Mystery Leader

Itinerari tra natura, folklore e mistero

Il cerchio delle streghe

Il cerchio delle streghe

Questo è il primo articolo del blog di Mystery Leader.  Abbiamo pensato di spiegarvi l’origine del nostro logo.

logo Mystery Leader

Lo avete mai osservato bene? Quel cerchio aperto da un lato e costellato di cerchietti di varia dimensione? Il nostro nome è inscritto all’interno di esso.  A cosa ci siamo ispirati?

Si crede che le streghe si radunassero in gran segreto di notte nei boschi per compiere riti oscuri in combutta col demonio. Qui ballavano sfrenatamente e i segni di queste danze venivano chiamati “i cerchi delle streghe”.

Camminando nelle foreste può capitare di osservare delle aree a forma di cerchio al cui interno l’erba è meno folta che all’esterno, i cosiddetti fairy circles in italiano cerchi delle fate. Nei paesi anglosassoni si raccontava che all’interno di questo strano perimetro ballassero gli esseri magici appartenenti al cosiddetto “piccolo popolo” come fate, folletti e gnomi. Camminare o toccare il terreno dentro i cerchi veniva ritenuto un fatto molto negativo dato che queste aree si pensava fossero stregate.

Un’altra credenza popolare vuole che entrando nel perimetro circolare il tempo passi molto più lentamente che all’esterno. Se ci si trascorresse un’ora, fuori dal cerchio nella dimensione reale potrebbero passare anche molti anni. Le credenze sui cerchi delle streghe legate ad esseri oscuri e fatati pare siano iniziate nel medioevo ed alcune di esse si sono mantenute fino ai giorni nostri.

La verità sui cerchi è scientifica. Non esiste alcuna spiegazione misteriosa. I cerchi delle streghe sono creati da alcuni “funghi saprofiti” che si nutrono di sostanze organiche in decomposizione.

I funghi non sono né animali e né piante. La parte del fungo normalmente visibile si chiama “carpoforo” o “sporoforo”. Questo “cappello” contiene le spore che poi verranno espulse e disseminate nell’area circostante per permettere la crescita di altri funghi. Il carpoforo detto anche “corpo fruttifero” non è un frutto nel senso stretto del termine. Nel sottosuolo in corrispondenza del carpoforo si espandono filamenti chiamati ife che si intrecciano a creare il micelio: questo è il vero “fungo”.

ife micelio

Il micelio dà vita ai carpofori all’esterno del terreno (o all’interno come nei tartufi)  ed è anche la parte che assorbe le sostanze nutritive. Infatti a differenza di una normale pianta esso non assorbe energia dal sole e quindi non attiva il processo della “fotosintesi clorofilliana” e conseguente creazione degli zuccheri. Quindi per sostentarsi il fungo assorbe direttamente il nutrimento dalla sostanza organica.

Ma come si ricollegano questi aspetti tipicamente botanici con il “mistero” dei cerchi delle streghe? Esistono certe particolari specie di funghi come il genere Marasmius sp in cui da un punto centrale sottoterra il micelio si espande a cerchio e quindi al momento della crescita dei carpofori (che ricordiamo è la parte visibile a cappello) questi si dispongono appunto secondo un perimetro circolare; ma come già accennato il micelio assorbe sostanza organica dal terreno. Le piante erbacee che si trovano al centro del cerchio dispongono di meno nutrimento a causa della mancanza di sostanza organica sottratta dal fungo: quindi l’erba cresce poco o muore. Quando i carpofori hanno espulso le spore e scompaiono degradandosi, quello che ai nostri occhi rimane visibile, cercando di immaginare una visione dall’alto, è un cerchio molto strano con erba rada al centro (perché appunto “malnutrita”) e il perimetro punteggiato da funghi.

Cerchio delle streghe

Un cerchio delle streghe

Ed ecco qua la forma che ha ispirato il logo di Mystery Leader: il cerchio delle streghe. Una formazione naturale, spiegabile scientificamente, ma anche oggetto di leggende e ottimo spunto di conversazione durante un trekking nel bosco. Tutti argomenti che proponiamo durante i nostri itinerari dal vivo.

Un ultimo aspetto a cui teniamo molto. Se osservate il logo con attenzione, potete notare come il nostro cerchio non sia chiuso ma aperto, come aperta è la nostra mente. Durante le nostre serate, infatti, ci piace parlare con la gente. Non precludiamo il dialogo e l’ascolto di nessuna ipotesi in campo misterioso e folkloristico. Siamo ben disposti a sentire storie, vicende e teorie sui nostri argomenti preferiti senza preconcetti, verificando però ogni punto di vista prima di raccontarlo in pubblico perché non siamo e non saremo mai dispensatori di bufale e fake news.
Ognuno poi è sempre libero di continuare a credere e a sognare con il solo limite del pensiero.
A presto.

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Buona Pasqua

  1. Antonella

    Molto interessante, bravi e seri divulgatori come sempre.

  2. Manuela

    Bravo, i cerchi mi piacciono 😘

  3. claudio

    fotografati l’estate scorsa sui monti svizzeri – sempre molto emozionanti – almeno per me!

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